October 16, 2010

Nirvana: Taking Punk to the Masses


L'Experience Music Project, celebre museo di Seattle, metterà in scena la mostra più ampia al mondo dei Nirvana che si aprirà nel mese di aprile del 2011, si intitolerà Nirvana: Taking Punk to the Masses e vuole descrivere l’ascesa della band con rarità tra cui foto amatoriali, opere d’arte mai mostrate prima, chitarre distrutte, testi delle canzoni firmate e altro ancora.*

L'Experience Music Project (EMP) ha annunciato per il 2011 l'apertura della mostra più completa al mondo di cimeli musicali celebrando la musica e la storia di luminari del grunge di Seattle, i Nirvana. Curata da Jacob McMurray dell’EMP, presenterà pezzi rari e inediti dalla band, dal loro personale e dalle famiglie, Nirvana: Taking Punk to the Masses si svolgerà dal 16 Aprile 2011 al 22 aprile 2013.


Il cantante, cantautore e chitarrista dei Nirvana Kurt Cobain "è stato un artista visionario che ha influenzato le persone di tutto il mondo", ha detto Krist Novoselic, bassista e co-fondatore della band. "E 'bello che ci sarà presto una collezione che celebra tale contributo alla musica e alla cultura. C'è una storia con i Nirvana al suo centro, ma è una storia che comprende anche le molte persone, gruppi e istituzioni che compongono una comunità musicale. La mostra è una celebrazione della musica del nord-ovest ".

Più di due anni di lavoro, Nirvana: Taking Punk to the Masses dispone di 200 reperti legati alla band e alla comunità indipendente punk rock in cui è cresciuta. Tra i molti pezzi di storia della musica presenti in mostra ci saranno:
- un mai esposto prima, disegno di Kurt Cobain delle scuole superiori dell‘era reaganiana di due punk nella post-apocalisse, informalmente conosciuto come "gothic punk americano".
- il nastro a bobina Teac posseduto da Mari Earl, la zia di Cobain, in cui un giovane Kurt ha registrato del materiale per i primi suoi gruppi, Organized Confusion e Fecal Matter.
- testi scritti a mano di Cobain per le canzoni dei Nirvana tra cui "Spank Thru" e "Floyd the Barber".
- numerosi strumenti, tra cui pezzi della prima chitarra di Cobain distrutta sul palco (una Univox Hi-Flyer); la batteria di Dave Grohl Tama Rockstar-Pro; e il basso Guild acustico di Krist Novoselic e la chitarra acustica Buck Owens usata durante le registrazioni dell’ "MTV Unplugged ".
- il cardigan giallo indossato spesso da Cobain tra il 1991 e il 1994.
- l’angelo alato usato nel tour di In Utero dei Nirvana.
Foto che mostrano i primi anni della band, dalle loro origini ad Aberdeen, Washington alla frenesia dei media che scoppiò dopo Nevermind.

"Molte persone conoscono i Nirvana come rock star mitizzate; questa mostra vuole bilanciare quella idea con un tangibile, sguardo umano al loro viaggio da Aberdeen alla fase mondiale", ha dichiarato Jacob McMurray, curatore senior di EMP, che ha pensato e assemblato la mostra.

Nirvana: Taking Punk to the Masses racconta la storia pubblica e personale dei Nirvana all’interno della scena musicale underground indipendente che si è evoluta negli Stati Uniti negli anni ottanta e culminata con l’uscita nel 1991 del dieci volte album platino dei Nirvana, Nevermind.

"Sono molto eccitato per i Nirvana di essere una pietra di paragone per questa mostra - e soprattutto orgoglioso che sta accadendo all’ Experience Music Project", ha dichiarato Novoselic: "In aggiunta al loro grande lavoro presentando artisti e la musica, EMP ha una componente educativa che rende molto di più che “solo un museo”. E’'un invito basato sulla tecnologia per chiunque potrebbe essere interessato - più siete interessati a qualcosa, più informazioni su questo argomento diventano disponibili "

La mostra contiene oltre 100 nuove e archiviate dichiarazioni delle figure chiave della scena musicale indipendente dei tardi anni ottanta e primi anni '90, tra cui: Novoselic, Mark Arm e Steve Turner dei Mudhoney , Jack Endino, che ha prodotto il primo album dei Nirvana Bleach (1989), Steve Albini, che ha registrato il loro terzo album, In Utero (1993); Bruce Pavitt e Jonathan Poneman, co-fondatori della Sub Pop Records, i fotografi della scena di Seattle Charles Peterson e Alice Wheeler; il batterista dei Nirvana Chad Channing e Earnie Bailey, tecnico delle chitarre di Kurt Cobain.

Steve Fisk, che ha co-prodotto l’EP Blew (1989) del gruppo, ha creato la colonna sonora che i fans ascolteranno mentre si muovono durante la mostra. I visitatori desiderosi di scavare ancora di più nel vasto repertorio di immagini, audio e video che hanno informato la collezione saranno in grado di esplorare in dettaglio nei chioschi multimediali.
Per evidenziare il ruolo fondamentale che i fan hanno avuto e continuano a svolgere in rapporto con i Nirvana, la mostra comprenderà anche un "confessionale" in cui i fan potranno registrare le loro storie, memorie, poesie e altri pensieri sulla band, la sua musica ei suoi membri . I filmati saranno assemblati in film concerto e interviste che verranno riprodotte continuamente durante la mostra.

In concomitanza con il lancio della mostra è prevista l'uscita, il 13 aprile 2011, del libro Taking Punk to the Masses: From Nowhere to Nevermind, di Jacob McMurray, prefazione di Krist Novoselic, della rinomata casa editrice di Seattle Fantagraphics Books, di 250 pagine, un'esplorazione a colori dell’esplosione del grunge, dentro la cultura punk underground che si è sviluppata nel Stati Uniti negli anni settanta e ottanta.


* Adattemento italiano della press release dell'EMP del 14 ottobre 2010.

Per rimanere aggiornato su questa mostra visita il sito ufficiale dell'EMP http://www.empsfm.org/index.asp.


September 18, 2009

GRUNGE: PHOTOGRAPHS BY MICHAEL LAVINE, TEXT BY THURSTON MOORE




Il libro
Ad oltre quindici anni dalla sua morte Kurt Cobain continua ad essere simbolo della cultura popolare, soggetto di libri, musica, moda, gossip ed ispirazione per film e documentari.
Il libro contiene varie foto del movimento musicale nato nella seconda metà degli anni '80 e notorialmente chiamato Grunge. Figurano band come Nirvana, Smashing Pumpkins, Mudhoney, Beat Happening e Boss Hogg. Inoltre contiene foto dei ragazzi presenti agli show.

Lo scrittore
Le illustrazioni sono accompagnate da un testo scritto ad opera di Thurston Moore (chitarrista della band noise-punk Sonic Youth e co-autore inoltre di No Wave, Punk House e Mix Tape: The Art of Cassette Culture) che racconta la scoperta del giovane punk di Seattle, le band seminali che hanno definito il movimento, lo sfruttamento della sottocultura, e la reazione socio-culturale del grunge, così come la morte del suo per lungo tempo amico intimo Cobain.

Il fotografo
Michael Lavine è un fotografo di New York. Faceva parte dei fotografi fissi della Sub Pop Records. Ha fatto sessioni fotografiche a Nirvana, Soundgarden, Mudhoney, Dwarves, Skin Yard, Screaming Trees, e molti altri aiutando a forgiare l'estetica dell'etichetta.

Il libro fa parte del catalogo della Abrams Image e l'uscita è prevista per il prossimo 1° ottobre.

Direct Download

September 13, 2009

NIRVANA: BLEACH (20th anniversary deluxe edition) CD/2LP



Bleach è l'album di esordio dei Nirvana e fu prodotto e registrato ai Reciprocal Recording di Seattle da Jack Endino in varie sessioni tra il dicembre dell'88 e il gennaio dell'89. La Sub Pop lo pubblicò il 15 giugno 1989.
Ora, ad oltre venti anni di distanza, il 3 novembre 2009 la Sub Pop pubblicherà una nuova edizione dell'album sia in CD che in doppio vinile (la prima tiratura sarà in vinile bianco come accadde 20 anni prima). Le canzoni sono state rimasterizzate dai mastri originari agli Sterling Sound con la supervisione di Jack Endino e con incluso un concerto dal vivo registrato al Pine Street Theatre di Portland, Oregon, USA tenutosi il 9 febbraio 1990 (con Chad Channing alla batteria).
Al CD è accluso un booklet di 48 pagine con foto mai pubblicate della band, nel vinile il booklet sarà invece di 16 pagine.

Questa è la tracklist dell'album:

1. Blew (2009 Re-mastered Version)
2. Floyd The Barber (2009 Re-mastered Version)
3. About A Girl (2009 Re-mastered Version)
4. School (2009 Re-mastered Version)
5. Love Buzz (2009 Re-mastered Version)
6. Paper Cuts (2009 Re-mastered Version)
7. Negative Creep (2009 Re-mastered Version)
8. Scoff (2009 Re-mastered Version)
9. Swap Meet (2009 Re-mastered Version)
10. Mr. Moustache (2009 Re-mastered Version)
11. Sifting (2009 Re-mastered Version)
12. Big Cheese (2009 Re-mastered Version)
13. Downer (2009 Remastered Version)
14. Intro (Live at Pine Street Theatre)
15. School (Live at Pine Street Theatre)
16. Floyd The Barber (Live at Pine Street Theatre)
17. Dive (Live at Pine Street Theatre)
18. Love Buzz (Live at Pine Street Theatre)
19. Spank Thru (Live at Pine Street Theatre)
20. Molly's Lips (Live at Pine Street Theatre)
21. Sappy (Live at Pine Street Theatre)
22. Scoff (Live at Pine Street Theatre)
23. About A Girl (Live at Pine Street Theatre)
24. Been A Son (Live at Pine Street Theatre)
25. Blew (Live at Pine Street Theatre)

Se vuoi sentire i primi 30 secondi di ogni canzoni vai qui.

Foto della versione in vinile (bianco) ed in CD.





August 28, 2009

NIRVANA: Live at Reading DVD/CD

Il DVD del leggendario concerto dei Nirvana al Festival di Reading tenutosi il 30 agosto 1992 sarà disponibile a partire dal 2 Novembre prossimo nei formati solo DVD, solo CD, DVD/CD insieme. Dal 17 Novembre sarà disponible anche il formato in doppio vinile (2LP).

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Trailer ufficiale: Nirvana Live at Reading!



Gustatevi l'anteprima del DVD con il brano School tratto da Live At Reading!!!



La tracklist è la seguente:

01 Breed
02 Drain You
03 Aneurysm
04 School
05 Sliver
06 In Bloom
07 Come as You Are
08 Lithium
09 About a Girl
10 tourette's
11 Polly
12 Lounge Act
13 Smells Like Teen Spirit
14 On a Plain
15 Negative Creep
16 Been a Son
17 All Apologies
18 Blew
19 Dumb
20 Stay Away
21 Spank Thru
22 Love Buzz *
23 The Money Will Roll Right In (Fang cover)
24 D-7 (Wipers cover)
25 Territorial Pissings

* non presente nella versione cd

February 13, 2008

Nirvana. La vera storia. di Everett True

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Arriva in Italia, finalmente, il libro di Everett True, il primo giornalista a diffondere in Europa i Nirvana e tutta la scena di Seattle di fine anni '80.
Il libro approfondisce molti aspetti della storia dei Nirvana e di Kurt Cobain che in altri libri sono stati trattati in modo superficiale e molte volte non veritiero. Qui non si raccontano cazzate superficiali, ma ciò che realmente è accaduto, senza fronzoli insomma. Everett smentisce anche molte leggende che giravano intorno a Kurt raccontando tutto di persona, perché lui c'era quando tutto ciò è accaduto. Dal primo U.S. tour del'89, al tour europeo dello stesso anno, passando per i festival europei del '91 e il reading festival del '92, fino, naturalmente, alla fine di colui che è diventato un simbolo della cultura e della società degli anni '90.

Editore: Mondadori
Anno: 2008
Collana: INGRANDIMENTI VARIA SAGG.
Pagine: 540
Formato: 15,7 x 23,5
Legatura:cartonato con sovraccoperta Prezzo: 22.00 €
ISBN: 978880457401
Traduzione:Riccardo Bertoncelli

October 09, 2007

NIRVANA: Unplugged In New York DVD

Finalmente sarà disponibile in DVD la registrazione dell'Unplugged dei Nirvana. La data di uscita è prevista il prossimo 19 novembre.

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Trailer ufficiale:




Questi i dettagli del DVD:

Tracce

* About A Girl
* Come As You Are
* Jesus Doesn't Want Me For A Sunbeam
* The Man Who Sold The World
* Pennyroyal Tea
* Dumb
* Polly
* On A Plain
* Something In The Way
* Plateau
* Oh Me
* Lake Of Fire
* All Apologies
* Where Did You Sleep Last Night

Extra

• VERSIONE ORIGINALE DI MTV
• DOCUMENTARIO BARE WITNESS
• DALLE PROVE DELL'UNPLUGGED:
1. Come As You Are
2. Polly
3. Plateau
4. Pennyroyal Tea
5. The Man Who Sold The World

DETTAGLI:
- schermo 1:85:1
- Dolby Digital Stero 5.1 DTS Surround.
- Sottotitoli in Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo e Portoghese
- Regione 0.
- Durata 102 minuti.

May 03, 2007

Benvenuti Nel Mondo Dei Nirvana

INTRODUZIONE*

Avete notato come le persone del rock indossino tutti T-shirts dei Ramones ora?
Da Eddie Vedder a Jessica Simpson ai Chili Peppers, tutta la generazione del Baby Gap, indossano un marchio di un gruppo morto come un simbolo di approvazione, ora è riconosciuto che i Ramones accettarono il loro status come Emarginati del Rock con vero stoicismo: come se sperassero che indossando quelle magliette potessero in qualche modo aiutare che le doti naturali dei Ramones per la musica si trasferissero. Speranza difficile. Se non lo sai ora, non lo saprai mai.
Nessuno di loro indossa una T-shirt dei Nirvana. Nemmeno uno.
Lasciando questo ai ragazzini – quelli di otto anni che non erano nemmeno nati quando c’era Kurt: i dodicenni disperati per l’approvazione dei coetanei e nutriti dalle lusinghe dei media commerciali: i quindicenni vandali che gironzolano nei centri delle città, annoiati dallo studio, spaventati di entrare nel mondo adulto. Capiscono come si ci sente non amati, confusi, incompresi, maltrattati da quelli in posizione di autorità che dicono solo che vi stanno aiutando. I ragazzini capiscono.

Le storie devono cominciare da qualche parte.
La mia è un disordine, una confusione di locali e scherzi che si rivelavano sbagliati; nomi e facce che si avvicinavano ad un occhio e ad un altro; notti che cominciavano col bere e finivano nell’amnesia; trascinandomi per gli aeroporti sulle mie mani e ginocchi; colpire i muri con nocche scoperte; teste rasate sui tetti sotto una luna rossa; ridere e urlare e – coinvolta proprio al centro di tutto questo – la musica; alta e copiosa e spontanea e rozza e bella ed eccitante. Mi devo ricordare. Questo è un libro sui Nirvana. Non su Kurt Cobain. I gossip, le teorie cospirative devono tutte essere spiegato in dettaglio e da gente molto più qualificata a parlare di queste cose di me – gente con un interesse acquisito nella storia e cambiando unità e per tenere il mito vivo. Era il maggiordomo. Ogni fan di Agatha Christie lo sa. Il maggiordomo lo ha fatto. Se non è lui, allora il baby-sitter era responsabile. Facile accesso, vedi. Le droghe hanno preso il loro dazio. Era ereditario. Deve essere stato il baby-sitter. Forse la responsabilità è della moglie. Parole vengono aggiunte ad altre parole fino a che la parvenza della realtà è svanita, soffocata da cinici scritti e aneddoti capiti meglio del passato.
“… i Melvins stavano andando in tour e così Kurt mi invitò. Dice, ‘Hey, ci hanno dato questi appartamenti in cui vivere, vieni in qualsiasi momento tu voglia, vieni per il weekend, Shelli è qui con Krist.’ Continuavano a chiamare e dicevano, ‘Quando vieni, quando vieni?’ Alla fine, decisi di andare un weekend. Ci mettemmo d’accodo di incontrarci a questo concerto dei Butthole Surfers/L7 all’Hollywood Palladium, e da lì saremmo andati agli appartamenti. Volammo, affittammo una macchina, ci perdemmo e finimmo al locale. Arrivammo molto tardi. Trovammo Kurt e Krist che erano super ubriachi. Aveva avuto anche una multa [per guida in stato di ebbrezza] quella sera o quasi metteva sotto uno nel parcheggio. Poi ricordo Courtney – qualcuno di cui avevo sentito parlare e letto per anni attraverso altra gente che conoscevo che conosceva lei o con cui era stata sposata. Era in giro…”
Questo è un libro sui Nirvana. Lo devo tenere a mente. Nirvana. I compagni di scuola Kurt Cobain e Krist Novoselic formarono la band ad Aberdeen, Washington durante la metà degli anni ottanta attraverso un mix di noia e amore per la musica. Non c’era molto altro da fare. La vita a casa faceva schifo; niente altro da fare se non guardare la TV – Saturday Night Live, The Monkees, film di tarda notte di bassa qualità. L’industria del legno che aveva aiutato ad espandere la loro città da molto si era spostata altrove alla ricerca di lavoro a basso prezzo. La vita era un susseguirsi di lavori precari, pulire stanze di hotel ed aspettare sui tavoli. Il punk rock fece un cenno – punk rock ed Olympia, Washington. Formare una band. Perché no? Se sembra buono, facciamolo.
“Vivevo ad Olympia quando avevo 20 anni, vivevo in una città dove ogni gruppo non aveva un bassista o c’era una pianola ed un cantante, o qualcuno che cantava con una cassetta registrata o solo con un chitarrista. Tutto quello che sentivamo dal resto del mondo era, ‘Non sei legittimato, non è vero rock ‘n’ roll,’ particolarmente dalla vicina grande città, Seattle. Ci deridevano tipo, ‘Non sapete suonare i vostri strumenti, non sapete cosa state facendo, non è rock ‘n’ roll.’ Nei giorni dell’hardcore, succedeva così che se non eri i Black Flag, o qualche derivato dei Black Flag, la gente ti derideva per dichiararti un punk rock. Oggi, i ragazzi vivono in un mondo dove le coppie in particolare sono alla moda come i The White Stripes e Lightning Bolt – entrambi grandi e piccoli, coppie o artisti di computer come RJD2 sono la norma nel mondo del dopo-Pitchfork. Noi abbiamo cominciato la battaglia che ha reso questo possibile. Io ridevo delle persone vecchie quando avevo 20 anni che dicevano che ci hanno aperto la strada e non posso aspettarmi che i ventenni di ora capiscano che i Godheadsilo lo hanno reso possibile per molte di queste band di oggi, o i Beat Happening o Mecca Normal. Hanno sofferto tutta la degradazione, il duro lavoro che non ha mai ripagato, gli anni di ridicolo, così che le altre band potessero…”
I Nirvana passarono attraverso molte formazioni e cambi di nome, perdendo e aggiungendo batteristi, cambiando città quando le circostanze lo imponevano – prima di ripulire la parte sbagliata della celebrità. Avevano un credo naive della potenza della spontaneità. Pubblicarono tre album durante la loro vita ed in un attimo cambiarono il mondo a qualche milione di persone. Apparsero molto su MTV, ed aiutarono a sostenere ed a reinventare una decadente industria musicale patriarcale che dichiaravano di disprezzare, così come i punk rocker fecero venti anni prima. Il Reading Festival, il palco principale, fu memorabile. Ci fu un benefit per le vittime si stupro bosniache al Cow Palace a San Francisco che fu magnifico. Molti piccoli tour suonati nei locali degli Stati Uniti, di Inghilterra e dell’Europa aiutarono ad affilare le loro tendenze distruttive. Kurt Krist e Dave. Kurdt Chris e Chad. Pat e Lori, Earnie Bailey il sempre sorridente tecnico delle chitarre, Alex MacLeod l’acerbo tour manager scozzese, Craig e Monte e Anton e Nils, Susie e Charles e Jackie e John e Janet e Danny, e Jon e Bruce della Sub Pop… molti nomi, certo, ma probabilmente non molti come nelle più grandi aziende che spostano milioni di unità nel mondo. Nirvana: che grande live band!
“Cominciammo a frustrarci e a rompere i nostri strumenti tanto, ma lo facevamo di nostra iniziativa. Fu probabilmente nel terzo concerto. Non l’ho fatto di proposito. Mi sono solo inserito in quello che stava accadendo. Ma fu bello. Non è stato tipo che abbiamo detto, ‘OK Krist, tu salti molto in alto e lanci il tuo basso in aria e ti fai andare al tappeto; e Kurt, ti stendi per terra e fai il verme.’ Era che eravamo così depressi e stanchi del grande rock – tutte le arene e gli effetti speciali e tutto quello che comportava non era quello che eravamo.”
C’è bisogno che le storie incomincino da un punto, ma comunque non lo fanno mai.
Questo è un libro sui Nirvana. I Nirvana erano un gruppo che ha capito la regola primaria del rock ‘n’ roll: che la spontaneità è nel cuore di tutta la grande musica rock, che dovete essere capaci di reagire all’istante delle circostanze e del contesto, che i cartelli e le televisioni che mordono il suono ci hanno condotto con la forza alla distruzione dei sensi. L’arte cambia continuamente. Per questo è arte. Non è lì che è documentata e guardata fissa in gallerie senz’aria e biblioteche. Eccetto che tutti hanno bisogno di una inclinazione. Tutti hanno bisogno di una storiella così che possano capire la loro situazione meglio. E qualcuno di certo merita un contratto sui diritti per il disegno su tutte quelle magliette…!
“Penso che sospettasse che lei lo stesse tradendo con Evan Dando e Billy Corgan. Era lei? Penso di si. Voglio dire, è chiaro tradimento. Hanno litigato e si sono mollati una notte? Questo conta per un marito che se lo chiede. Era una vera relazione? No, probabilmente no. Un intenso momento, e stiamo saltando qui, fu quando mi chiamò dall’Italia, ed io ero a Londra con Courtney. Eravamo in ritardo nel vederlo. Eravamo tre settimane in ritardo. Era molto serio e calmo e disse, ‘Lo so che non sei nel mezzo nelle nostre cose e so che non prendi posizioni, ma posso chiederti qualcosa da amico?’ Risposi, ‘Si.’ Lui dice, ‘Mi sta tradendo?’ Era serio, niente scherzi. Ricordo di aver pensato, ‘Penso di si,’ ma non lo dissi. Non lo sapevo con certezza e se avessi detto, ‘Penso, forse?’ Non credo che l’avrei salvato da qualcosa se avessi detto si.
“Ci stavamo preparando per andare in Europa. Andammo a Los Angeles per un paio di giorni perché doveva fare qualcosa. Immediatamente prese due bungalow allo chateau – uno per me e Frances, ed uno per lei. Noleggiò una macchina per me il secondo giorno. Dopo quelle che sembrarono due settimane, smisi di domandare quando ce ne saremo andati ogni giorno. Lei continuava a rimandare e dissi, ‘Bé, dimmi quando vuoi andare.’ Non ricordo per quanto stemmo lì, ma ricordo che chiamava, dicendo, ‘Stai tornando o cosa?’ Io dissi, ‘Hey, sto tornando. Quando Courtney è pronta per tornare, tornerò.’ Non ricordo quanto tempo stemmo lì, ma so che vidi la ricevuta dell’hotel quando ce ne andammo, ed era di 37,000 $.”
Devo tenerlo a mente. Questo è un libro sui Nirvana.

Dormivo e c’è il sudore che cola sulla mia maglietta, gambe che danno calci di fianco alla mia faccia quando un altro fan salta sul palco per scappare inseguito da cinque furiosi uomini della sicurezza, la luce del sole soffia tra gli occhi e le tempie che ancora fanno troppo male dalla notte prima, il corpo un miscuglio di tagli e lividi. Cosa capisci dalla tua breve vita? Hai toccato altri? Influenzare quelli intorno a te? Come? Perché? Era la musica, lo stile di vita, il destino che altre persone che non conoscevi o hai mai incontrato decidono di mettersi intorno a delle azioni ed interazioni? Queste al comando non possono sperare di capire i Nirvana: molti di noi non sono vincitori, non finiscono nello sfruttare il resto per tutto quello che valgono. Molti di noi lottano per cavarsela, confusi da quello che percepiamo essere lì fuori, la vita una serie di delusioni e smacchi. E’ così difficile capire l’attrazione dei Nirvana? Loro hanno catturato lo spirito del tempo: la disaffezione della loro generazione. E poiché Kurt si è suicidato, sono rimasti veri a quello spirito, risuonando di conseguenza a tutti gli adolescenti emarginati. Kurt Cobain non ha mai sorpassato il passaggio dall’essere un arrabbiato, adolescente tradito.
“Muori giovane, lascia un corpo di bell’aspetto,” recita il motto tradizionale con cui sono cresciuto. Kurt Cobain ha lasciato uno dei migliori corpi di bell’aspetto in giro.
“Sono stato un tossico per 10 anni. L’eroina ti fa dimenticare di qualsiasi cosa accada al mondo. Ti fa dimenticare del fatto che la tua band non sta ricevendo tanta attenzione quanto un’altra band, o che devi andare a lavorare gettando pesce vicino Pike Place Market. E’ un puro conforto. E’ bellissimo. E poi, ti si ritorce contro. E si, rubi la collezione di 45 giri della Sub Pop del tuo amico e prendi le borse delle vecchiette e rubi sul posto di lavoro. Prima vendi le tue cose, certo: non salti subito ad attività criminali. E abbiamo perso molti grandi amici e molti grandi musicisti per lei. Io sono stato fortunato: sono vivo. E ho smesso, alla fine. L’attrazione è strana, ed il pericolo coinvolto anche è strano, perché non è che noi non sappiamo che cosa sta accadendo, ma quando cominci, non pensi che ti influenzi. Siamo come pompose egoistiche teste di cazzo. Pensiamo che non ci accadrà.”
Questo è un libro sui Nirvana. Punk rock. E’ un libro sul tradimento di Olympia, e di come – proprio quando stai cominciando a pensare che c’è una luce alla fine del tunnel, che può essere possibile aiutare a cambiare il mondo per il meglio, così che quelli con la voce più bassa abbiano una possibilità di essere ascoltati – il mondo si alza e ti picchia in faccia. Le società vincono. Perciò ignorale. Non essere coinvolto. Stai fuori dal tradizionale, il convenzionale giorno dopo giorno e crea la tua comunità, le tue alternative che non hanno bisogno o cercare approvazione dagli adulti, il mondo esterno. La cosa più triste dei Ramones è il modo in cui il gruppo non è stato mai visto riconosciuto finché non sono stati inclusi nella Rock And Roll Hall Of Fame. Dopo due decenni con la loro visione, suono e carriera ostacolati, i Ramones si sentirono vendicati perché gli stessi responsabili teste di cazzo si sono degnati di riconoscere il loro talento molto dopo che ha finito di importare. La cosa più triste dei Nirvana è stata che l’industria interamente li ha abbracciati anche mentre faceva scherzi disonesti e insinuando alle loro spalle: Kurt Cobain voleva vedersi come un emarginato, ma quanto estraneo puoi essere quando vendi otto milioni di dischi?
“Kurt aveva una di quelle voci che possono parlare alla segreteria telefonica e farla sentire reale e convincente. I Nirvana mi hanno frustrato così tanto quando divennero famosi: come questa band ha potuto fare tanti sbagli quanti ne ha fatti? Una volta che fecero un po’ di successo, fu come, ‘Oh mio Dio, stai sbagliando tutto!’ Non mi è mai piaciuta la produzione in Nevermind, sembra come il rock anni ottanta. Non mi piace la batteria di Grohl dopo tutto. E’ un picchiatore, batterista martellante. Mi piacciono le cose con più finezza. Mi piaceva la batteria di Chad per i Nirvana, un po’ più trasandato e un po’ perdente. Dondolava di più.”
Questo è un libro sui Nirvana. Dimentica le melodie o i virtuosismi o immagini o marketing o qualsiasi di quelle cose dei libri. E’ importante, ma chiunque lo può fare. E’ solo ricerca. Se non puoi reagire alla situazione ti ci trovi dentro – che sia saltare sulla schiena di un buttafuori che sta disturbando uno dei tuoi fan, stoppare un canzone perché la folla sta cantando, o cambiare l’inizio della tua canzone più famosa per renderla irriconoscibile – allora forse non dovresti stare su un palco dopo tutto. Suona per te e per tua madre nel salotto, trascorri gli anni affilando le tue cose in uno studio di registrazione con luci leggere e pannelli di legno, ma non fingere di essere un gruppo rock live. E’ la sottile linea che separa il mediocre dal grande, i The Vines dai The White Stripes, Coldplay da Oasis, gli sciccosi grunge da passerella (Offspring, Muse, Alice In Chains) dai Nirvana. CD e video ingannano: non possono mai sperare di ricatturare quello che provi quando vivi qualcosa dal vivo, sangue che colpisce la testa, capelli arruffati, appiccicosi. Sono solo documenti, sbiadite istantanee di un periodo che sta scomparendo troppo velocemente dalla memoria, conservato solo su nastro e nel suono digitale e negli speciali Dietro Le Quinte…
“Non avevamo contratti. Il comportamento usuale era una stretta di mano, ma su ed oltre questo, non avevamo soldi per avere un avvocato. Ripenso alla firma con i Nirvana e qualche volta mi sembra orchestrato divinamente. Per un qualche motivo, non ero a casa quando Krist arrivò quella sera. Ero dai miei vicini, e per qualche ragione decisi, ‘Ho bisogno di uscire dalla casa.’ E nel momento in cui uscii, Krist arrivò. Se fossi uscito dalla casa un minuto dopo non lo avrei incontrato, e si sarebbe risvegliato sobrio il giorno dopo e probabilmente non avrebbe minacciato di picchiarmi per il contratto. Le piccole cose formano le grandi cose. Ma lui chiese un contratto ed era intimidatorio. Era ubriaco e grande e molto aggressivo. Così chiamai Jon e dissi, ‘Devi far firmare a questo ragazzo, perché è arrabbiato. E’ qualcosa che doveva accadere.’ Krist era nella stanza mentre parlavo, ‘Prendi il contratto. Questo ragazzo mi farà il culo, OK?’ Così andò in biblioteca fotocopiò un contratto da qualche libro, e usò dei bianchetti e inserì dei nomi. Era un contratto da 10 centesimi senza avvocato. Quando firmarono nell’ufficio, ricordo di aver pensato, ‘Questo potrebbe essere un momento importante.’ Era la prima volta che la Sub Pop metteva sotto contratto un gruppo.”
Una volta che persero il loro quarto membro temporaneo, i concerti dei Nirvana erano cupi, geniali, un miscuglio di emozioni sfocate e corde rovinate – Chad Channing picchiando in un senso e nell'altro il tamburo come se fosse Dale Crover, Krist perennemente ubriaco e seminando il caos, Kurt che invitava amici distrutti sul palco per cantare mentre lui si sedeva dietro la batteria e cominciava a criticare le obiezioni del pubblico nel silenzio. I finali venivano rifiutati, suonati senza corde o chitarre perché tutti gli strumenti erano distrutti, mossi in stridenti astrazioni si suono. I Nirvana su disco erano il più piccolo delle preoccupazioni di ognuno… quando una così divertente band live divenne famosa?
“Oh, c’erano sempre una guerra del cibo. Era inevitabile. Questi ragazzi erano come bambini. C’era lancio di uova, guerra del cibo, mettere CD nel microonde, era proprio ridicolo. Dopo che ci buttarono fuori dal party di uscita di Nevermind andammo tutti a casa di Susie e vestimmo i ragazzi dei Nirvana con gonne e gli mettemmo il trucco addosso e ballammo intorno alla casa e penso che fu la notte in cui Kurt stava tirando uova fuori dal porticato di Susie verso le macchine dei vicini. Kurt Bloch fece una grossa montagna di CD nel salotto e la gente cominciò a correre verso loro. C’era una bottiglia di medicinale sul frigorifero, e Kurt ed io la vedemmo e dicemmo, ‘Oh! Questo sembra bello!’ Così prendemmo il resto della bottiglia, ed io e lui decidemmo che sarebbe stato divertente saltare dalla finestra della camera sul tetto del garage affianco la porta. Ricordo di essermi seduta su quella finestra ridendo e ridendo, e poi Susie o qualcuno non ci lasciò saltare ed eravamo scocciati, molto arrabbiati che qualcuno non ci avesse lasciato fare qualcosa di così ridicolo. Il giorno dopo Dylan venne e prese Kurt per andare a sparare con i fucili. Erano soliti comprare grossi pezzi di carne al negozio, grandi prosciutti, ed andare nel bosco e…”
BASTA! BASTA! Questo è un libro sui Nirvana. Voi non volete aneddoti, dicerie. I diari dovrebbero rimanere personali. Vi siete mai fermati a pensare che ci potrebbe essere un essere umano al centro di tutto questo? Che non tutto dovrebbe essere di pubblica proprietà? Pensa a tutto quello che state dicendo, con tutti i discorsi di cospirazioni, di droghe, di argomenti e sfruttamento. I Nirvana erano un gruppo. Una fottuta grande live band che in più ha beneficiato di qualche giudiziosa produzione radiofonica ed il fatto che il loro cantante avesse gli occhi azzurri. Tutte le altre cose sono secondarie. Ascoltate la musica. Ascoltate la musica. Perché sentite la necessità di sapere di più?
Ricordi se Kurt ha detto qualcosa su Courtney quella sera?
“Era una sorta di borbottii su di lei. C’era un discorso su di lei che provasse a portarlo con lei ma lui non volle. La mia amica Alex conduceva un giornale allora, e recentemente mi ha mandato una e-mail con un frase di Kurt di quella sera che potrebbe essere su Courtney: ‘Voglio incontrare una donna due volte intelligente e metà logorata di quanto lo sia io.’ Così tornammo all’appartamento e fu tranquillo per un po’ e poi il caos prevalse. C’era un inglese ubriaco lì e camminava tra i cespugli. Non ricordo perché eravamo fuori, ricordo solo questo ubriachissimo ragazzo inglese che urlava, ‘Io amo Courtney Love. Io amo Courtney Love.’ Poi cadde nel cespuglio e lo dovemmo tirar su. ‘Io amo Courtney Love. Voglio sposare Courtney Love.’”
Rimaneste svegli per tutta la notte?
“Bé, Krist cominciò a tirare mobili dalla finestra. Tirò un posacenere e colpì Alex alla testa durante la sua traiettoria. Cominciò a piangere e chiese scusa. Ricordo che l’appartamento fu distrutto. Krist era il più grosso e perciò poteva prendere le cose più grandi: il tavolino e i divani. Il giorno dopo Alex ed io andammo a Hollywood. Comprai una chitarra. Avevo un vecchio tatuaggio che volevo venisse coperto per sempre. Ci fu una grande festa con Jennifer delle L7, ma Kurt non volle andare, così lui ed io restammo a casa e guardammo la TV. Voleva finire le parole delle canzoni e guardammo un bel cartone che ci impressionò – Night Flight. E poi lui scrisse qualcosa.”
BASTA! BASTA! Questo è un libro sui Nirvana.
“Il vestire non era un grande problema a Seattle. Ancora non lo è. C’è una foto di un pubblico del ’83, che io chiamo ‘cani randagi da ogni paese’. Non c’è un uniforme senso di stile. C’è un po’ di hippie, del glam, c’è la giacca militare, c’è la giacca di flanella. Un ragazzo indossa una giacca di pelle con una spilla di Sid Vicious, un po’ di punk. Ci piacciono i vestiti dei negozi dell’usato. Era un’unione di cose. Cominciò a dividersi per campi. Il campo dei Mudhoney era più in pantaloni a tubo e vecchie magliette. Un po’ più garage rock.”
BASTA! BASTA! Questo è un libro sui Nirvana.
“Mentre stavamo facendo i demo, arrivarono i poliziotti. Fu la sola lamentela per il rumore che avemmo allo studio in cinque anni. E’ un vecchio palazzo, con pareti triple. E’ insonorizzato. E Dave era così forte che ci fu una lamentela da una casa tre porte lontana. Ero fuori a parlare con la polizia. I poliziotti dissero, ‘Ragazzi dovete abbassare il volume.’ Stavo per dirgli, ‘Sapete chi sono i Nirvana?’ Stavo cercando di spiegare ai poliziotti che avevo lì i Nirvana, e cercavo di spiegare ai Nirvana che avevo fuori la polizia. Pensai, ‘Proprio ora doveva venire la polizia – sto facendo i demo per i Nirvana. Gesù Cristo, divento pazzo!’ Cosa dirò al gruppo? Dobbiamo fermarci? E’ uno studio! Lo studio è lì fin dagli anni settanta.”

Niente di questo è accaduto, e Kurt è ancora lì da qualche parte, rifugiandosi sotto un ponte nell’America operaia ridendo di tutti noi.
“Bene, cominciamo con questo: pagina 185. Dice che ho detto, ‘Kurt mi ha detto, “Guarda! Puoi vedere le loro piccole braccia e pezzi galleggiare nella vasca.”’ Parlando dei girini che abbiamo portato dalla cava e che aveva in un acquario nell’appartamento. E lui dice, ‘Un giovane uomo che era solito salvare gli uccelli con le ali rotte ora si sta divertendo a guardare i girini che vengono divorati dalle tartarughe.’ Kurt non ha gettato i girini nella vasca pensando che venissero uccise dalle tartarughe. Voleva che crescessero per diventare rane. Ci fu un equivoco da parte sua perché probabilmente avrebbe potuto capire che sarebbero state divorate dalle tartarughe e, si, mi indicò i pezzi, ma non direi che si stesse divertendo, direi che ne era disgustato. E poi gettò quelle cose nel retro e, si, fu irresponsabile, ma non direi…. Voglio dire questo lo fa sembrare un po’ sadico. Che è completamente sbagliato.”
Ora è abbastanza.
Questo è un libro sui Nirvana. Un ragazzo che prendeva droga e si è suicidato. Una ragazzo che cominciò a guardare fuori dalle arene rock per soddisfazione e si è dato alla politica. Un ragazzo innamorato del rock ‘n’ roll e che è rimasto lì. Un ragazzo che non ha mai lasciato casa e ancora è su un’isola con sua moglie e suo figlio, costruendo studi in aria.
Benvenuti nel mondo dei Nirvana.

*Tratto da "Nirvana: The True Story" di Everett True, casa editrice Omnibus Press